martedì 23 ottobre 2012

La gita della domenica

Chi mi conosce lo sa: odio alzarmi presto! Insomma, trotto tutta la settimana, tutte le settimane dell’anno: mi  alzo prima delle 7, aiuto i ragazzi a prepararsi poi esco anch’io per il lavoro (a tempo pieno, abbastanza impegnativo), esco dall'ufficio e molte volte ho delle commissioni da fare prima di tornare a casa (la spesa, la cartoleria, un acquisto, la riunione a scuola ecc ecc), arrivo che sono già quasi le 19, preparo la cena e intanto mi occupo della casa: carica la lavatrice, stendi i panni, metti in ordine, pulisci, dai un occhio ai compiti, poi dopo cena lava i piatti, riordina la cucina ecc. e come ridere sono già le 21-21:30. A volte c’è la riunione di condominio, a volte uno dei ragazzi torna tardi dagli allenamenti e così finisco di sistemare la cucina che sono già le 22. Il tempo di prepararsi alla nanna  e raramente vado a letto prima di mezzanotte. E il giorno dopo via, si ricomincia! E il sabato? Il sabato ci sono le pulizie più impegnative, le commissioni varie e compagnia bella, per cui la domenica è SACRA, guai a chi me la tocca! Si può dire che sono una persona pigra? Non penso proprio, tenete presente che due/tre volte la settimana vado anche in palestra e che il mio sederotto non si posa molto spesso sul divano di casa. Così, quando mi sono sentita dare della “pigra” dal mio amico Giulio mi sono sentita punta sul vivo. Pigra, io??? Cos’è, una sfida??? Giulio e la sua santissima moglie Laura (ex vicini di casa ma sempre grandi amici) stavano organizzando una gita domenicale e mi avevano invitata, e io ero un po’ tentennante per i motivi di cui sopra. Certo , la domenica è il mio giorno sacro di riposo, ma a stare sempre a casa ci si precludono un sacco di opportunità e divertimenti. E così, tra queste considerazione e l’onta di sentirsi chiamare “pigra”, ho sorpreso tutti con effetti speciali, e ho accettato: e gita sia! E così, ad un’ora indegna per una domenica (le 8:30 circa), siamo partiti, io, il mio giovanotto Andrea, Laura e Giulio, alla volta della Val Chiavenna!


La nostra meta … erano due: le cascate di Piuro e il rifugio di Savogno. Per raggiungere quest’ultimo, c’è un sentiero tra i boschi, molto molto bello,  e molto molto in salita, tutto a gradini. Il panorama però era davvero degno di tanta fatica.




Siamo arrivati alla meta in poco più di un’ora, sudati come caproni con le gambe che facevano giacomo giacomo. Il paese di Savogno è molto caratteristico, pochissime case e ancor meno abitanti, ma al rifugio abbiamo mangiato da dio! Non ho fatto foto dei piatti, che oltre ad essere buoni erano anche curatissimi nella presentazione, ma avevamo troppa fame per perdere tempo con le foto. Temperatura perfetta (dimenticavo, era il 16 settembre), sole caldo e fresco all’ombra, dopo pranzo ci siamo concessi un bel riposino sdraiati in mezzo al prato, che pacchia!!




Stanchi ma contenti, in attesa del meritato pasto

Poi giù di nuovo (la discesa mi ammazza le gambe, preferisco di gran lunga salire) per la seconda destinazione, le cascate di Piuro che sono proprio accanto all’inizio del sentiero. Qui c’era un mucchio di gente e se fosse più vicino a casa sarebbe un posto in cui tornerei volentieri più volte d’estate perché c’è tanto prato per sdraiarsi a prendere il sole, ma c’è anche il rifugio dell’ombra sotto gli alberi e c’è il fiume per rinfrescarsi. Noi abbiamo voluto “pucciare” i piedi nell’acqua e attraversare un pezzetto di fiume, proprio sotto la cascata. L’acqua non era fredda, di più!, e l’espressione di Andrea la dice tutta:

L’aria era calda, ma gli spruzzi d’acqua della cascata erano gelidi, brrrrr che brividi, guardate qui, ero raggelata:
Ma una fotoreporter che si rispetti affronta questo ed altro per documentare le proprie avventure!
Il post è lunghissimo, spero che siate riuscite ad arrivare fino in fondo, ma ne converrete che ne è valsa la pena, non potevo raccontare fatti e antefatti in poche parole. La mia domenica sacra di riposo per una volta è andata a farsi benedire, ma questo è un classico caso di “ero stanchissima, ma felice”. I posti sono bellissimi, la compagnia buonissima, una volta tanto la domenica la posso anche sacrificare ;-)
Grazie Lauretta, grazie Giulio, grazie Andrea, sapete che vi dico? Una domenica così la dobbiamo rifare J


10 commenti:

  1. Parti dal fondo e sali contando le foto: io voglio vivere nella numero 7!!!! :-)
    Cmq ti capisco, pure per me la domenica è sacra, non tanto per dormire ma proprio solo per tirare un sospiro!!

    RispondiElimina
  2. Ottima scelta la numero 7! Ti garantisco che era davvero bello, peccato che avevamo poco tempo per fermarci. Eh sì, hai detto la parola giusta: tirare un sospiro. Fare la mamma single che lavora a tempo pieno non è una passeggiata, e noi lo sappiamo. E allora ti auguro una buona domenica riposante, dai che questo week-end abbiamo un'ora in più per tirare il fiato :-)
    Silv.

    RispondiElimina
  3. E certo che lo devi rifare!!!! Le ore di sonno e di riposo sono sacre, legittime e necessarie... ma, secondo me, non c'è come una gita per rigenerarsi!!!! E' vero, magari fisicamente sarai tornata più stanca di prima, ma mentalmente non c'è come uscire dalla routine per "riposarsi il cervello"... e poi che magnifici posti!!!!
    (Smetto qui perchè oggi non so scrivere!!!)
    Riuscirò a pubblicare finalmente questo mio commento????

    http://ciccisnestandgarden.blogspot.it/

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Eh si che ce l'hai fatta finalmente! Hai ragione Rossella non c'è come muoversi, vedere posti nuovi e possibilmente in compagnia di buoni amici. Razionalmente lo so, ma a volte (molto spesso) la stanchezza prende il sopravvento. Ma quando reagisco, poi sono sempre molto contenta. E (colpo di scena!) FORSE per il prossimo w-e mi organizzo un'altra gita ;-)

      Elimina
  4. Vava ma che respiro!!!! Questo week end, che tra l'altro è il mio con i bimbi, prevede:
    domani: ore 8.30 idraulico, 9.30 ometto a catechismo (ma gli ho trovato un passaggio con un amico!), 9.45 agenzia immobiliare x firma contratto affitto, 10.45 uscita da catechismo, spesa, pranzo dai nonni (devo ancora autoinvitarmi), 14.30 visita alla "nuova" casa con l'ometto che ancora non l'ha vista e poi lavoro.
    Domenica: 10.30 messa (non sono propriamente praticante ma devo portarci l'ometto) e poi pranzo e poi compatibilmente ai bambini SCATOLE SCATOLE E ANCORA SCATOLE!!! Tra meno di un mese traslocherò e non ho ancora preparato nulla!!!

    BUON RIPOSO!!! :-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Apperò, che programmino! I miei con qualche piccolo particolare diverso assomigliano molto al tuo, ma questo qui no, questo sono dal Cicci :-) Il trasloco è una delle esperienze più stancanti e stressanti della vita, ma che bello organizzare nuovi spazi e pensare all'arredamento, wow! Scommetto che Rossella sarà ben felice di darti una mano con quest'ultima parte, eh? ;-)

      Elimina
  5. Che posto meraviglioso Vava,
    adoro le cascate,hanno un chè
    di magico! Quindi ne è valsa la pena
    fare questa gita?
    Love Susy x

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Si Susy, ne è valsa davvero la pena. La morale del discorso sarebbe: magari ne esco più stanca, ma ne guadagno molto di più :-)
      Baci, Silvana

      Elimina
  6. ma che meraviglia! ti sarai anche alzata presto ma hai guadagnato salute fisica e mentale, fantastico!

    http://cocoelistrione.blogspot.it/

    RispondiElimina
  7. Si, hai perfettamente ragione, ed è proprio questo ciò che devo tenere a mente per il futuro: un posto bellissimo in buonissima compagnia val bene una levataccia :-) Ciao!
    Silv.

    RispondiElimina