martedì 25 settembre 2012

Un sogno, "IL" sogno

Se sono qui, qui a fare la blogger intendo, è perché sono stata spinta dall’onda degli eventi, dalla frequentazione di altri e migliori blog che mi hanno ispirato, dalla ricerca e dall’approfondimento di argomenti che da sempre mi interessano e cha partono alla fine da un’unica passione: l’amore per la casa, per l’arredamento di un certo tipo, unito all’amore per l’Inghilterra e per tutto ciò che è inglese. Ora, se mettiamo insieme "casa" e "Inghilterra" che cosa ci viene subito in mente? Ovvio: il cottage inglese di campagna!
Spinta dall’idea di un’amica (grazie Sabi!), ho cominciato a vagare su internet digitando alcune semplici paroline: “cottage for sale Cotswalds”. Sono approdata sul sito di un agenzia immobiliare sul quale mi sono persa in ore e ore di sospiri, di strabuzzamento d’occhi, di caduta libera della mascella, di “OHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!” e di sogni a ruota libera.
Quello che vi propongo qui è il “mio” cottage, quello che fra tutti mi ha colpita di più.

Che ne dite di questa veduta? La porta finestra è quella del soggiorno.
Questo non sono sicura se sia l’ingresso o il retro, ma fa niente, lo prendo a scatola chiusa:

Non tutti gli interni mi piacciono, ve lo confesso, ma chi se ne importa? Li rifaccio come voglio io. La cucina per esempio:


Troppo spoglia e anonima, poi il pavimento arancione mi fa male agli occhi, ma se fosse tutto perfetto non mi divertirei più! Qui invece c’è tanto da sbizzarrirsi, e io saprei già come arredarla a mio gusto. E ha l’uscita sul giardino, visto? Proprio all’inglese! E la porta della dispensa (credo)? Quella è da tenere (e da valorizzare, magari con un bel cuore di stoffa appeso).
La camera da letto va meglio, mi piace il soffitto, ma via la moquette da terra! La tappezzeria non so, è da valutare più da vicino. Ma la finestra è adorabile.

Poi ci sono i soggiorni. Quello rosso è caldo e accogliente, ma cambierei comunque le tende e gli imbottiti. L’altro è troppo spoglio, poco personale a mio modo di vederla, ma ha un enorme potenziale. Lo vedete in fondo l’ingresso con gli stivali? Ecco una caratteristica che vorrei nella mia casa dei sogni: una piccola anticamerina all’ingresso, riparata e coperta dove lasciare ombrelli e scarpe sporche, giacche ecc.



La sala da pranzo è tutta da rifare, dai colori ai mobili, ma anche qui c’è da divertirsi!!

Prima di salutarvi vi faccio vedere una chicca del giardino: la siepe fiorita e soprattutto l’arco ricoperto di rose che separa il prato dalla campagna sul retro.
credits

Allora, vi piace il mio cottage? Ah, come dite, quanto costa? Bè, è un dettaglio, nevvero, ma se proprio ci tenete il prezzo è 885 mila sterline, vale a dire 1milione 110mila euro ….
Prossimamente ve ne proporrò altri, ma questo non andate a comprarlo voi, eh?? E’ mio! ;-)
Buona serata, io continuo a sognare …

lunedì 17 settembre 2012

La campagna - Colline Tortonesi

Questa volta voglio parlarvi della terza e ultima parte delle mie vacanze estive. Detto così sembra che faccia delle mega vacanze, in realtà si tratta come dicevo 1) della solita settimana in montagna a casa della zia, 2) di due giorni al mare e 3) di una settimana a casa del Cicci. Però andare dal Cicci per me ha sempre il sapore di una vacanza, anche durante l’anno, perché mi rilasso e mi diverto, facciamo quello che ci pare quando ci pare senza i vincoli imposti dalla quotidianità, dalla gestione della famiglia ecc.

D’estate la cosa che più mi piace fare col Cicci … sono due: andare in piscina e girare per le colline della zona in scooter. Adoro i paesaggi delle colline Tortonesi, per me sono “la” campagna, esattamente come la preferisco io. I declivi sono dolci, non vi è nulla di aspro e brusco, il paesaggio che preferisco è un ordinato alternarsi di campi arati, vigne, frutteti, campi coltivati a frumento, pascoli, prati e boschi.

A volte giriamo per mezz’ore intere senza incontrare neppure una macchina sul nostro cammino, l’unico rumore che si sente … siamo noi, e il suono del nostro scooter, eh eh eh. Mi piacciono quelle stradine piccoline, tranquille, che le vedi arrampicarsi su per il fianco della collina e poi spariscono al di là, e ti viene una voglia incredibile di percorrerle per vedere dove portano, quale altro delizioso paesino si nasconde dietro. Sì, perché nei nostri giri attraversiamo un mucchio di paeselli e frazioni, tutti un po’ uguali ma tutti caratteristici, con le loro case vecchie, i casali, i muri di mattoni, la piazza della chiesa, e poco altro.




A volte abbiamo mete precise (tipo: andiamo al fiume), altre volte ci lasciamo guidare dal caso e giriamo di qui o di là secondo l’ispirazione, e così capita che proprio dietro una curva ti si apra davanti un paesaggio da cartolina, con le colline che si inseguono e declinano dolcemente verso il fondo, e in lontananza comincia la vasta pianura, la mia pianura padana.

Nel nostro peregrinare naturalmente non mi lascio sfuggire l’occasione di praticare uno dei mie passatempi preferiti:  il “curiosa qui e là in cerca delle case più belle”! E di case belle ce ne sono un sacco! Molte sono villette nuove ma molto ben fatte, ad un piano con grandi giardini e soprattutto bellissime vedute sulle colline, ma molte sono case d’epoca, con struttura estremamente semplice e simmetrica, tanto che sembrano disegnate da un bambino, ma che io adoro (se si portano dietro una storia): porta d’ingresso, finestra a destra e a sinistra, balcone al primo piano e altre finestrelle regolari. La caratteristica più bella di tutte queste case naturalmente è la vista sulle colline, che sono meravigliose in ogni stagione. Non vi nascondo che il mio sogno nel cassetto è riuscire ad andare ad abitarci in futuro, per il momento ci sogno e ci ricamo sopra, e immagino come potrebbe essere la mia meravigliosa casetta sulle colline.




Ho un po’ divagato, non mi sono attenuta al tema “vacanze”, ma in buona sostanza questo è quello che abbiamo fatto anche quest’anno: giri in moto, piscina, relax, settimana enigmistica, cene con gli amici ecc., in altre parole la mia preziosa, insostituibile settimana di vacanza col Cicci perché come si sa, i posti belli da vedere sono tanti, ma la cosa più importante è la buona compagnia :-)
Per il prossimo post ... non so, ho un paio di ideee, vediamo quale riesco a realizzare prima.

martedì 11 settembre 2012

Il mare - Alassio

Buonasera carissime (sarei quasi tentata di chiamarvi per nome, ma magari stavolta arriva qualcuno nuovo ;-). So che avevo anticipato un altro post sulla montagna, ma il tempo passa veloce, già mi sembra quasi fuori luogo parlare di mare (anche se sono passate solo due settimane), e non vorrei tirarla ancora per le lunghe con i post sulle vacanze.

Solo poche parole però per dire che Alassio mi (ci) ha piacevolmente sorpresa(i). A me piace molto la Liguria, da piccola ho frequentato la Riviera di Levante (Deiva Marina, ma soprattutto Moneglia), mentre conosco molto poco quella di Ponente.
Alassio è stata scelta più o meno a caso, ma siamo stati contenti della nostra scelta. La cittadina è davvero molto graziosa, la planimetria è molto diversa da quella delle solite cittadine di mare nelle quali la strada scorre parallela alla costa e la divide in due: da una parte il mare e la spiaggia, dall'altra le case. Ad Alassio invece la statale scorre lontano dalla riva, e la città è stata libera di crescere secondo altre esigenze o ispirazioni, quindi ci sono stradine che scorrono parallele alla spiaggia, altre perpendicolari con begli scorci e vicoli caratteristici.



Il nostro albergo sorgeva al di là della statale, proprio sopra la ferrovia, ed era davvero molto molto carino. Due stelle ristrutturato molto recentemente, camere arredate in modo semplice ma elegante, con tessuti e mobili nuovi, pulitissime, bagno piccolo e moderno, tutto di ottimo gusto. Unico neo: non c'era l'aria condizionata, e nei giorni in cui siamo andati noi, i più caldi dell'estate, questa mancanza si è fatta sentire la notte! Credo che gli basterebbe aggiungere l'aria condizionata per meritarsi una terza stella.

Ingresso dell'albergo visto dalla nostra camera
Ristoranti in abbondanza, belle vie piene di negozi per passeggiare la sera, un sacco di gente, e il famoso muretto. E i famosi baci di Alassio, naturalmente, che buoni!!

La vincitrice di Miss Muretto di quest'anno, un edizione MOLTO contestata!

Purtroppo sono stati solo due giorni, ma come diciamo a Milano "pütost che niente l'è mei pütost", e ringrazio di cuore il mio Cicci che ha esaudito il mio desiderio di "pucciare i piedi nel mare" :-) Bene, con questo considero chiuso (molto a malincuore!) il capitolo mare ... almeno fino all'anno prossimo!

Il mare ha questa capacità; restituisce tutto dopo un po’ di tempo, specialmente i ricordi.
Carlos Ruiz Zafon, Le luci di settembre

mercoledì 5 settembre 2012

La montagna - part two



Eccomi qui di nuovo. Avevo anticipato una seconda parte del post dedicato alla montagna, ma ho vagliato il materiale a disposizione ed ho pensato che è meglio dedicare almeno altri due post all’argomento. Suddividerò così l’argomento “casette e angolini ameni” in due post separati, poi valuterò se fare un ultimo post dedicato ai paesaggi.
Partiamo quindi con le casette. Adoro le case, mi piace osservarle e immaginare come potrebbero essere dentro, e come le sistemerei io se potessi, e come potrebbero essere nei vari periodi dell’anno. Ci sono quelle che subito ti ispirano inverno, e altre invece che te le immagini subito in primavera, immerse nei fiori. Questa invece è perfetta d'estate.



E' composta da una parte più vecchia e da una nuova costruzione affiancata. La adoro nella sua semplicità, è un tipico casale delle campagne/montagne nostrane, dal disegno estremamente semplice, ma quello spazio di prato davanti all’ingresso, appena ombreggiato da un bell’albero secolare, quella porta d’ingresso affiancata da due semplicissime finestrelle quadrate, hanno il potere di scatenare la mia immaginazione. Allora comincio a pensare come potrebbe essere dentro, la cucina da un lato con un bel tavolone rettangolare e la stufa a legna e il camino, dall’altra parte la sala da pranzo e il soggiorno, in mezzo il corridoio con una panca e un attaccapanni …

Queste invece le ho “scovate” nel paesino di Corone


Queste si trovano a Serina. Credo che la prima sia uno degli angoli più fotografati del paese.


La prossima è un’altra delle mie preferite


L’ingresso in sé è già una piccola meraviglia. Immaginatevelo d’inverno, con la neve, le lucine intorno alle finestrelle e le stelle di Natale al posto dei gerani …

 
Ma avete notato le scale che portano alla casetta di legno sul tetto???


Questa invece mi dicevano che fosse abitata da un single, che si occupava da solo e molto bene della sua casa. Ora non so, ma la casetta rimane un gioiellino.


La prossima è un’altra preferita. Purtroppo le foto non le rendono giustizia per due motivi: il primo è che sono una pessima fotografa, il secondo è che in quel momento c’era gente sia in casa sia in giardino, e io non ho osato avvicinarmi più di tanto, ma soprattutto non ho potuto fotografare il giardino, che è parte integrante della bellezza di questa casina (nella quale ho anche avuto la fortuna di sbirciare qualche volta attraverso la finestra).

L’ultima si trova a fianco della Chiesa, lungo una delle tante scorciatoie e sentieri che attraversano il paese


Purtroppo di recente è stato tagliato un albero che la nascondeva parzialmente alla vista ma che la rendeva ancora più affascinante (si vede ancora il ceppo a fianco del lampione). Non trovate che quella scalinata in pietra un po’ sgangherata sia fantastica???
Di case belle e degne di essere fotografate in verità ne ho viste molte, molte di più, ma spesso non ho osato avvicinarmi con la macchina fotografica perché temevo di venire redarguita dagli abitanti. Questo è anche il motivo per cui anche queste foto non sono il massimo, e di questo mi scuso con voi.
Nel prossimo post quindi vi mostrerò alcuni angolini carini, per ora spero vi siano piaciute queste case. Ciao!

lunedì 3 settembre 2012

La montagna -part one

Buonasera e scusate il ritardo, ho avuto qualche problema con le foto. Prima non riuscivo a visualizzarle, poi si sono mischiate tutte, insomma un pastrocchio.  Ma non perdiamo altro tempo, come promesso vi racconterò delle mie vacanze, e partirò con la montagna.
Premesso che io preferisco il mare, almeno una settimana di vacanza la passo sempre in montagna, perché mi rilasso e mi riposo moltissimo. Frequento Dossena da quando avevo 8 anni (quindi un mucchio di lustri fa), ma non mi ha ancora stancata. Dossena si trova sopra San Pellegrino ed è un paesino davvero piccolo, con appena un supermercato, qualche bar, una farmacia che funziona a singhiozzo e un mercato settimanale composto da 6-bancarelle-6. Grazie però all’ospitalità e alla presenza di mia zia e a quella di mia mamma mi godo ogni minuto del soggiorno. Mi alzo con comodo, faccio colazione e un giretto per sgranchirmi le gambe coi ragazzi. Dopo pranzo, mi trascino sul balcone a prendere il sole e a leggere ('na faticaccia!),

Il mio bellissimo costumino Tezenis a 9,90 ero in saldo. Molto country-chic, vero?
 verso le 16:30 altro giro un po’ più impegnativo su e giù per sentieri e dentro e fuori i boschi; rientro, doccia, cena e serata dedicata alla lettura o, quest’anno, alla mia copertina all’uncinetto. Di notte si dorme bene al freschetto (anche se quest’anno ha fatto molto caldo anche lassù). Il panorama è davvero da cartolina, di notte e d’inverno soprattutto sembra un piccolo presepe. Ogni anno assistiamo alla tradizionale transumanza degli ungulati,
ogni anno ci becchiamo almeno un temporale memorabile (quest’anno è stato il primo giorno), quando le nuvole avvolgono il paese e sembra ci sia la nebbia (sono una scema, non ho fatto nessuna foto durante il temporale, per mostrarvi almeno il “prima e dopo”). Il dopo però, è sempre una meraviglia: il cielo diventa limpidissimo, il caldo è secco, e il verde diventa “i verdi”, perché se ne possono trovare di ogni tonalità.

Questa è la veduta dal balcone il giorno dopo il temporale

La tradizione prevede anche una puntata a Serina di mercoledì, giorno di mercato. Praticamente è come passare dalla tundra lapponica al centro di New York. Serina infatti è molto più frequentata e più grande di Dossena, quindi veniamo qui a fare il nostro bagno di folla e mondanità prima di tornare alla quiete del borghetto.

(foto dal web)

Incontri sulla via di Serina, ovvero la grande città dal punto di vista di alcune simpatiche oche

Insomma, Dossena non è un posto per chi ama confusione, mondanità, lo "struscio" sul corso e indossare vestitini carini la sera dopo cena. Quando vengo qui potrei anche lasciare a casa la trousse del trucco e gli smalti, ("potrei", ma non lo faccio, non si sa mai ;-) mi porto invece calzoncini, magliette, scarpe da ginnastica e voglia di camminare. L'attrazione principale infatti per me sono la natura e le tante belle passeggiate che si possono fare.

           Oh, ecco qua sopra i miei compagni di escursione preferiti! :-)

La prima passeggiata di tutti gli anni è sempre quella al Passo della Beccaccia, facile, breve e pianeggiante, volendo si può arrivare fino alla Cappella della Trinità, serve a sgranchire le ossa e a prepararsi a percorsi più impegnativi, come la gita al silos, o quella a Corone, alla chiesetta di San Francesco, alla miniera abbandonata ecc. Ma c'è anche quella al "bosco dei Cento Acri". Lo chiamiamo così perché quand'era piccolo Andrea immaginavamo che proprio lì vivesse il suo personaggio del cuore, Winnie the Pooh.

"Un giorno tutto questo sarà tuo!"

Un po' di pausa e qualche sogno, con un libro di avventure appena comprato


Foto di gruppo con muggito

Bella fresca!

These legs are made for walking ...
Sigh, sono passate solo tre settimane ma ne ho già nostalgia! Eh sì, io preferisco il mare, ma Dossena fa parte della mia storia, e l'estate non è estate senza di lei. E così concludo la prima parte del post dedicato alla montagna. Nel secondo vi mostrerò alcuni angolini e casette davvero deliziosi. A presto!