La campagna inglese rimane indubbiamente la mia preferita, ma ci sono altri paesaggi molto più vicini a casa nostra, di una bellezza semplice e rilassante, che adoro allo stesso modo. Sono nata nella pianura padana, piatta e senza caratteristiche particolari, nessun paesaggio mozzafiato da osservare dall sommità di una collina, eppure ... eppure mi piace.
Mi piacciono i campi ordinati e ricchi di raccolti, la terra appena arata, scura e fertile, i prati pieni di margherite che d'estate vengono falciati per farne fieno, le cascine antiche, lì da secoli, ormai circondate da tangenziali e svincoli, ma che resitono ostinate e orogogliose,
i campi di frumento che vedo crescere di giorno in giorno, e che a San Giovanni viene mietuto. I filari di alberi che separano i campi, e che delineano stradine in terra battuta, che le vedi dal treno e ti vien voglia di saltar giù per percorrerle e vedere dove vanno a finire.
Mi piacciono i fossi pieni d'acqua, con i loro sistemi di chiuse.
D'estate vai a fare un giro un biciletta e ti fermi in riva al fosso, seduta tra l'erba, per "pucciare" i piedi nell'acqua freschissima.
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Sono molto affezionata ai fossi, mio nonno era "campé", cioè colui che regolava le chiuse e assegnava l'acqua a questo o a quel campo, secondo orari prestabiliti tra contandini. In autunno, coi primi freddi, quando il sole comincia a tramontare, scende la bruma, quella foschia che trasforma il sole in una palla arancione sullo sfondo di un cielo che si colora di sfumature che vanno dal rosa pallido al rosso intenso. Ti godi gli ultimi passi all'aperto con le guance che diventano a poco a poco fredde, e appena a casa metti sù l'acqua per il tè. E poi che volete che vi dica, per quanto pericolosa e infida, mi piace anche la nebbia. Avete presente l'odore che che ha la nebbia in una sera di novembre? Una delle immagini più belle che ho legata alla sensazione di "ritorno a casa" è questa: io che cammino per strada, ormai è buio, lo zaino in spalla, e la nebbia che avvolge tutto il paese, si vedono appena i lampioni ma so che manca poco a casa. Finalmente, nel grigio dell'aria comincio ad avvistare una lucina lontana, intermittente. Più mi avvicino, meglio distinguo che la lucina sono tante lucine, e sono colorate. So che è la finestra della cucina, e le luci sono quelle di Natale. La nebbia le rende ovattate e invitanti, e non vedo l'ora di entrare in casa e chiudermi il freddo alle spalle, ma intanto respiro questa nebbia che sa di casa! Non pubblico immagini di bruma e nebbia "natalizia", siamo un po' fuori stagione, me le serberò per quest'inverno. Vogliamo infatti parlare della bellezza dei "miei" luoghi quando nevica? Sì, ne parleremo, ma un'altra volta.
Tutte le foto (tranne quella con il credit) sono state scattate da me un pomeriggio di fine agosto di quasi 8 anni fa, nelle campagne dietro casa mia. Chi riesce a trovare un nanetto vestito di verde e azzurro, con un cappellino giallo, appena visibile tra la vegetazione? ;-)