sabato 15 dicembre 2012

Jane Austen soirée

This post is both in Italian and English in order to allow my fellow blogger from abroad to read it if they wish. Happy birthday dearest Jane! On you right you can find a list of blogs who have joined togheter to celebrate this event, thanks to the effort of Maria Grazia at My Jane Austen BookclubEnglish first.
Questo post è anche in inglese per consentire alle blogger che hanno partecipato all’evento Jane Austen soirée di leggere il mio contributo. Insieme ad altri blog (il cui elenco trovate qui a fianco) coordinati da Maria Grazia - My Jane Austen Bookclub vogliamo celebrare il compleanno della nostra amatissima Jane Austen. Il tema è "la pagina preferita di un libro di Jane Austen". Prima in inglese, segue la traduzione in italiano.
Where it all began
Does your favourite page have to be from your favourite book? Not always, but I my case it is so. As much as I love some passages from "Emma" (for example when she and Mr Knightely make friends again after they have had one of their quarrels, or indeed one of their quarrels too; or at the end when Mr Knightely finally lets his feelings known to her), or from "Sense and Sensibility" (the introduction of colonel Brandon, his behaviour and concern about Marianne’s health during their stay at Cleveland, the way he wins over Marianne’s love), as I said, as much as I love these books, my favourite page must be from my favourite book, "Pride and Prejudice".
Which page? I love Elizabeth’s and Darcy verbal fights, like for example the night at Netherfield, when Jane is ill and Miss Bingley proposes Elizabeth to take “ a turn about the room” and thus unwillingly promotes a sparkling tit for tat between the two, a conversation which she soon puts an end to, jelous of the fact that she “has no share in it”. Or the night before, when always thanks to the exertion of Miss Bingley,  they talk about letter writing and the influence of friendship and again Elizabeth has something to say which both irritates and excites Darcy’s wit, while conceited Caroline has nothing to say apart from the usual annoying flattery.
And what about the first proposal of marriage? Oh, how I love the way Elizabeth fiercely reacts to Darcy’s words, although at times I do feel sorry for him. Well, not really for him, but for the pity  it could be if these two do not change their ways soon!! Of course, I also love the second and final declaration of love, when Elizabeth finally reveals her love too. So discreet, and quite, it shows the deep understanding that exists between the two. No need for big words and major scenes, they know each other’s heart and a few words are enough for them (although I like to think that there was a kiss before they got back to Loungbourn, which Jane Austen could not of course write about).
Oh, and there’s also the Pemberley/Lambton scenes, when Elizabeth and Darcy meet again after each of them has had the chance to rethink the other, and they grow more and more mutually attracted until they are so abruptly parted.
You see, so many pages that I love (and those I quoted above are not all),  so which of these is my favourite? Well, after a good deal of thinking, I decided it is none of them. Mine has to be the beginning:
It is a truth universally acknowledged, that a single man in possession of a good fortune, must be in want of a wife. However little known the feelings or views of such a man may be on his first entering a neighbourhood, this truth is so well fixed in the minds of the surrounding families, that he is considered as the rightful property of some one or other of their daughters.
"My dear Mr. Bennet," said his lady to him one day, "have you heard that Netherfield Park is let at last?"
Mr. Bennet replied that he had not.                 
"But it is," returned she; "for Mrs. Long has just been here, and she told me all about it."
Mr. Bennet made no answer.
"Do you not want to know who has taken it?" cried his wife impatiently.
"You want to tell me, and I have no objection to hearing it."
This was invitation enough.”


I know these words by heart, I’ve read them so many times, but every time is  a new beginning. These were the first words I ever read of the very first Jane Austen book I had ever read. The first time I read it,  it was a college assignment, and it didn’t strike me much, so I consider my second time as my real first time, because it was then that I fell in love with it. So the first time it was a real new beginning of an unknown story, but every other time my pleasure is not lessened, because I know what pleasure awaits me from then onwards. Each time is the beginning of a new adventure, one which I know is going to give me hours of wonderful dreams and pure enjoyment. Those words are the door to a joy which I know will never tire me. Not only are they the beginning of a love story between Elizabeth and Darcy, but also between Jane Austen and me, but most of all also the beginning of a new life for me, literally. Jane Austen was the reason of my very first researches into the internet, and this led me to knowing and eventually meeting new great friends who shared my same interest. One thing leads to another, so with new friends came new ideas and my horizon broadened and that brought me other joys and other encounters. So you see, I owe Jane Austen a lot for all the new scopes she brought to my life. That is why my favourite lines have to be the very first ones of her very first book, because it is where it all began, and still continues.

Cominciò tutto così
La mia pagina preferita dev’essere per forza tratta dal mio libro preferito? Non necessariamente, ma in questo caso si. Per quanto ami moltissimo alcuni brani di “Emma” (per esempio quando la protagonista e Mr Knightely fanno pace dopo una delle loro scaramucce, o alcune delle loro discussioni stesse; oppure alla fine del  libro quando Mr Knightely rivela i propri sentimenti), oppure brani di “Ragione e Sentimento” (l’arrivo del Colonnello Brandon, il suo atteggiamento e la sua preoccupazione per la salute di Marianne durante il soggiorno a Cleveland, il modo in cui si conquista l’amore di Marianne), come ho detto, per quanto ami questi libri e questi brani, la mia pagina preferita deve appartenere al mio libro preferito, “Orgoglio e Pregiudizio”.


Ma quale pagina? Adoro le schermaglie verbali tra Elizabeth e Darcy, come per esempio  a Netherfield quando Miss Bingley propone a Elizabeth di “fare un giro per la stanza”,  dando il via involontariamente ad uno scoppiettante botta e risposta tra i due, un conversazione alla quale Caroline stessa mette presto fine, invidiosa del fatto che lei “non ne faceva parte”. O la sera precedente quando, sempre grazie agli sforzi di Miss Bingley, Elizabeth esprime la propria opinione sull’influenza degli amici e sullo scrivere lettere, un’opinione che irrita ma allo stesso tempo stuzzica Darcy, mentre la presuntuosa Caroline non ha nulla di interessante da esprimere, se non la solita fastidiosa adulazione.
E la prima proposta di matrimonio?  Adoro il modo in cui Elizabeth reagisce alle parole di Darcy, anche se un pochino mi spiace per lui. Bè, non proprio per lui, ma per la spiacevole situazione. Immaginate che grande peccato sarebbe se i due protagonisti non avessero modo di cambiare idea nel corso del libro!! Naturalmente adoro anche la seconda e definitiva dichiarazione, quando anche Elizabeth confessa il proprio amore a Darcy. E’ così discreta, tranquilla, è emblematica della profonda comprensione tra i due. Non servono paroloni e scene madri, essi conoscono i sentimenti l’uno dell’altro, a loro bastano poche parole per capirsi (a me però piace pensare che prima di tornare a Longbourn un bacio se lo siano scambiato, anche se Jane Austen per pudore non poteva scriverlo).
E ci sono anche le scene a Pemberley e Lambton, quando Elizabeth e Darcy si ritrovano dopo che entrambi hanno avuto l’opportunità di riflettere sull’altro, e minuto dopo minuto sono sempre più attratti l’uno dall’altra, fino a quando sono costretti a separarsi repentinamente.
Come vedete ci sono molte pagine che amo, e questo non è neppure un elenco esaustivo, quindi quale di queste è la mia preferita? Bè, dopo averci molto riflettuto, ho deciso che non è nessuna di queste. La mia preferita è la prima pagina:
“È una verità universalmente riconosciuta, che uno scapolo in possesso di un'ampia fortuna debba avere bisogno di una moglie.
Per quanto poco si possa sapere circa i sentimenti o i punti di vista di uomo del genere al suo primo apparire nel vicinato, questa verità è così saldamente fissata nelle menti delle famiglie del circondario, da considerarlo di legittima proprietà di una o l'altra delle loro figlie.
"Mio caro Mr. Bennet", gli disse un giorno la sua signora, "hai saputo che finalmente Netherfield Park è stato affittato?"
Mr. Bennet rispose di no.
"Ma è così", replicò lei, "poiché Mrs. Long è appena stata qui, e mi ha raccontato tutto sull'argomento."
Mr. Bennet non rispose.
"Non vuoi sapere chi l'ha affittato?", esclamò la moglie con impazienza.
"Tu vuoi dirmelo, e io non ho nulla in contrario ad ascoltare."

Era quanto bastava. “

Conosco queste parole a memoria, le ho lette non so quante volte, ma ogni volta è un nuovo inizio. Queste sono state le primissime parole cha abbia mai letto del primo libro di Jane Austen che abbia mai letto. La prima volta vi sono stata costretta perché argomento  di un corso universitario ma non mi colpì molto, quindi io considero la mia seconda lettura del libro la mia prima volta, perché è stato allora che me ne sono innamorata. La prima volta quindi era un vero e proprio inizio di una storia ancora sconosciuta, ma ogni volta successiva il mio piacere non è mai venuto meno proprio perché so esattamente che cosa mi aspetta. Ogni volta è l’inizio di una storia che so già mi porterà ore di meravigliosi sogni ad occhi aperti e di godimento puro. Queste parole sono la porta che conduce ad una gioia che so non verrà mai meno. Non sono solo l’inizio della storia d’amore tra Elizabeth e Darcy, ma anche tra me e Jane Austen, ma soprattutto l’inizio per me di una nuova vita, in senso letterale.  Jane Austen è stato il motivo e il soggetto delle mie primissime ricerche in rete, e questa ricerca mi ha portato a conoscere e infine incontrare nuove fantastiche amiche che condividevano il mio interesse. Una cosa tira l’altra e insieme alle nuove amicizie sono arrivate anche nuove idee, l’orizzonte di interessi si è allargato portandomi altre amicizie e nuovi interessi. A Jane Austen quindi devo molto, per tutte le belle novità che ha portato nella mia vita. Ecco perché la mia pagina preferita è la prima del primo libro, perché è li che tutto è cominciato, e da lì ancora continua.
Buon compleanno carissima zia Jane!

Ringrazio Firthissimo, il sito italiano dei fan di Colin Firth, per il permesso di utilizzare le foto (grazie ragazze!!!). Altre foto tratte dal web.
Thanks to Firthissimo for the permission to use their pics. Others have been taken from the internet.

Vi invito a leggere i contributi degli altri blog, elenco in alto a destra.

mercoledì 5 dicembre 2012

O tannenbaum!

Ed ecco quello che per me è il simbolo del Natale: l’albero. Quand’ero piccola il nostro albero di famiglia era vero, mi sembra di sentire ancora il profumo di resina e conifera che emanava, e le palline erano di vetro (ed ogni anno almeno 2 o 3 ci salutavano definitivamente per essere sostituite sempre più spesso da quelle di plastica). Lo preparavamo intorno a metà dicembre, e mio fratello, che di noi due era l’artista,  si occupava anche del presepio con la consueta cura maniacale. Ogni anno era diverso ma sempre un capolavoro.
Ecco l'occorrente per allestire due alberi, un presepe, luci interne ed esterne e decorazioni varie. Il Natale in questa casa lo prendiamo molto sul serio, anche i gatti!
Non ho intenzione di annoiarvi con la storia della famiglia, passo a presentarvi il nostro albero attuale, rigorosamente di plastica, con decorazioni di plastica ma anche di legno, latta e panno, quelle che mi piacciono di più.

Molte storceranno il naso: non è certo un albero shabby style,  è colorato e “massimalista” (si può usare come contrapposizione a “minimalista”?), ma a noi piace così.

Trovo molto eleganti quegli alberi tutti decorati di bianco, ma francamente li trovo anche poco rappresentativi e un po’ freddi. Le lucine tutte bianche mi piacciono, ma le decorazioni almeno devono essere colorate coi colori del Natale: rosso, verde, oro.  Aboooooorrrrro le decorazioni viola, rosa, le ho visto persino NERE (!!!), e persino il mio amato blu non mi fa impazzire a Natale.
Il nostro albero invece ha anche le lucine multicolore. Lo trovo più allegro e mi ricorda quelli della mia infanzia. Sempre per parlare di tempi che furono e di luci, c’è un suono che mi riporta subito indietro ai natali di 40 anni fa: il “cri-cri” delle luci a intermittenza.
 Mi piace la sera accendere le luci di Natale, spegnere quelle di casa, e sedermi vicino all’albero a sentire il “cri-cri” dell’intermittenza. Che ci volete fare, ognuno ha le proprie perversioni!

La piccola collezione di Babbi Natale che si trova ai piedi dell'albero
In quest'ultima foto si intravedono sullo sfondo le ghirlande che decorano la porta finestra del soggiorno, ma quelle fanno parte delle decorazioni che mosterò in un prossimo post.
E' stata una bella faticaccia, alla fine io e il mio aiutante (vedi seconda foto) ci siamo meritati una bella merenda: cioccolata calda, biscottini e la prima fetta di pandoro dell'anno


Vi saluto e vi auguro la buona notte dalla mia postazione preferita: la poltrona vicino all'albero di Natale, che è acceso e fa "cri-cri" :-)

venerdì 30 novembre 2012

I believe in Father Christmas

Ma quando voi eravata piccole, chi vi portava i regali a Natale? A me, li portava Gesù Bambino. Io non scrivevo nessuna letterina dei desideri. La maggior parte delle volte si trattava di regali a sorpesa, altre volte andavo con mia mamma al negozio della signora Lucia e sceglievo quello che mi piaceva. Non lo portavamo a casa però, eh no! la signora Lucia lo custodiva per me fino a quando passava Gesù Bambino a ritirarlo. Io ero basita: la signora Lucia conosceva Gesù Bambino in persona! WOW!

Da bambina non avevo la cameretta, dormivo sul divano-letto del soggiorno e ricordo ancora l'emozione di andare a letto e pensare che entro poche ore Gesù Bambino sarebbe stato proprio lì vicino a me, nella stessa stanza! La notte di Natale era tutto un dormire e svegliarsi aprendo appena gli occhi, fino a quando finalmente nel cuore della notte vedevo delle sagome scure sul tavolo, là dove prima non c'era niente! Allora sapevo che era arrivato, e finalmente mi addormentavo felice come una pasqua (cioè, come un Natale), fino alla mattina. Io ci ho provato a parlare a Claudio di Gesù Bambino, quando era piccolo, ma come si fa?? Ormai è solo Babbo Natale, per tutti e dappertutto, sarebbe stata un'impresa impossibile convincere Claudio che a lui invece i regali li portava il bambinello. Oh, ben inteso, io adoro il vecchietto vestito di rosso, e non ho avuto molta difficoltà ad arrendermi, anche se mi spiace un po' che un pezzo della nostra tradizione sia andato perso a favore della globalizzazione.

Come dicevo, io non ho mai scritto letterine, ma i miei ragazzi sì.
Quando erano troppo piccoli, li aiutavo io, ma il disegno era sempre opera loro! Ecco qua sopra una delle prime opera di Claudio: la slitta con Babbo e i regali, e c'è anche la renna!
Poi Claudio è cresciuto, e ha cominciato a farsi carico anche delle richieste di Andrea, quando il fratellino era troppo piccolo per scrivere:

Molti imbucano le letterine, ma noi eravamo un po' timorosi: qual è l'indirizzo giusto?? Polo nord?? Lapponia?? Rovaniemi?? E se va persa??? Così abbiamo scoperto che esiste un metodo molto più semplice: è Babbo Natale che viene a prendersi la letterina! Cioè, non proprio lui, ma i suoi aiutanti, gli elfi. Noi lasciavamo la letterina sul tavolo e gli elfi di notte passavano a ritirarla. Non è detto che arrivassero subito però. La prima notte non arrivavano mai. "Mamma, la letterina è ancora qui!" "Eh, forse stanotte erano in un'altra parte del mondo, bisogna avere un po' di pazienza. Forse passeranno quest'altra notte". La mattina dopo: "Mamma, non sono venuti neanche stanotte!" "Amore, ci sono tanti bambini, e gli elfi hanno un sacco di lavoro in questo periodo. Sono sicura che questa notte arriveranno". E la pazienza era sempre premiata, perché entro due giorni al massimo gli elfi arrivavano, prendevano la letterina e lasciavano sempre un pensierino dolce.

Ed ecco i primi tentativi di andrea, "allegati" alla letterina curatissima preparata da Claudio per entrambi

Anche i bambini però lasciavano un regalo per Babbo, un bel disegno fatto da loro:



E finalmente la letterina era partita! Babbo Natale era a consocenza dei loro desideri, non restava che aspettare pazientemente il Natale. Ma non si può solo chiedere, giusto? Bisogna essere educati, salutare e agurare cose belle all'amato Babbo.


Come dite? Come faccio ad avere ancora le letterine dei ragazzi se sono state ritirare dagli elfi? Bè, mi spiace ma questo non lo saprete mai, è un segreto tra me e gli elfi :-)


lunedì 26 novembre 2012

Jane Austen, I love you


Com'è possibile che in tutti questi mesi non abbia ancora dedicato un post alla mia scrittrice del cuore?? E' vero che ho parlato di lei più volte, persino la mia immagine simbolo di blogger mi rappresenta mentre leggo Orgoglio e Pregiudizio, il mio libro preferito, ma non ho mai dedicato un post intero all'argomento, anche se ci ho pensato parecchie volte. Ebbene, tra poco lo farò e l'occasione sarà il 237° compleanno dell'adorata zia Jane. A country Dreaming Mum parteciperà all'evento organizzato da Maria Grazia al My Jane Austen Bookclub per il 16 dicembre prossimo. Sono molto emozionata e per non fare brutta figura in mezzo a tanti blog più seri e preparati del mio, sarà meglio che cominci a studiare come si deve, e indovinate un po'? sarà un vero piacere farlo!!
Vi aspetto allora il 16 dicembre con il mio post a tema, intanto andate a dare un'occhiata al blog di Maria Grazia, se già non lo conoscete, è un vero rifugio per anime devote a Jane Austen :-)

domenica 25 novembre 2012

Parte il conto alla rovescia!

Tra un mese esatto è Natale, quindi mancano precisamente 29 giorni. Ho trovato questo Christmas countdown perfetto per oggi. Buona attesa a tutte!!!

goofyscrapper.blogspot.com

mercoledì 21 novembre 2012

Un cottage romantico

Buonasera carissime, mi scuso per l’assenza dovuta da una parte a un surplus di lavoro, dall’altra a problemi col PC non ancora completamente risolti. Speriamo non mi abbandoni sul più bello proprio adesso che ho trovato il tempo di postare.
Qualche settimana fa ho acquistato uno scanner e uno degli utilizzi che avevo in mente era proprio questo: scansire (scannerizzare?) e pubblicare alcune delle immagini più belle provenienti da quelle riviste che mi fanno battere il cuore. Comincio con questo cottage inglese (e cos’altro poteva essere???) davvero meraviglioso e romantico. Le immagini che pubblico erano una prova fatta subito dopo l'acquisto dello scanner. L'intenzione era di rifarle meglio, togliendo le scritte e migliorando la qualità, ma bisognerà accontentarsi di queste, visto che ANCHE lo scanner mi ha piantata in asso ieri (GRRRRR!!!)


Mentre sfogliavo la rivisita era tutto un “ooohhhh”, “aaaahhhh” per ogni pagina, ogni immagine. I proprietari , Annie e Nicholas, cercavano una casa immersa nel verde ma non troppo lontano da Londra e bla bla bla. Le storie legate a queste meravigliose case si assomigliano tutte. Di solito uno dei due lavora nell’ambito dell’arredamento o dell’arte. E in questo caso? Anche.


Non vi racconterò in dettaglio la storia dei proprietari, tanto avete già capito. Si sono innamorati della casa, ne hanno visto la potenzialità, hanno lavorato duro (perché in queste storie tutti sembrano essere in grado di fare tutto, dal recupero strutturale al restauro di mobili alla confezione di tende) e hanno arredato quasi tutto con mobili di recupero.

Mi piacciono un sacco queste porte divise a metà (chissà se hanno un nome?), le voglio anch’io nella mia casa dei sogni.
Vi sembro un po’ acidetta e invidiosetta nei miei commenti? E’ vero, lo ammetto, sono un sacco invidiosa!!! Uffa, ma perché queste fortune capitano sempre agli altri??? Tipo la fortuna di vivere in Inghilterra. Vabbè, basta fare l’antipatica, continuiamo a godere di questa meraviglia. Questa cucina per esempio???? Adoro ogni dettaglio!


In queste camera da letto non si potranno che fare bei sogni, ne sono sicura.






E sogni belli sono quelli che auguro a tutte noi e, ma sì, anche ad Annie e Nicholas (che io scherzo, neh?) ;-). Io credo che sognerò in stile country chic. Ciao!

lunedì 12 novembre 2012

Passeggiata novembrina

Buonasera carissime, continua la serie di post dedicati all’autunno. L’ho già detto un sacco di volte, non è la mia stagione preferita, ma devo ammettere che ha il suo fascino nella cioccolata calda coi biscotti, nell’odore di legna bruciata, nella nebbiolina che invita a correre a casa al calduccio, e soprattutto nei colori meravigliosi.


Queste foto sono state scattate esattamente un anno fa, il 13 novembre 2011. In questi ultimi giorni non abbiamo avuto giornate belle, quindi ho deciso di rispolverare queste. Sono state scattate lungo il Naviglio della Martesana, tra Cassina de’ Pecchi e Cernusco sul Naviglio. Il percorso intero parte da Melchiorre Gioia, nel centro di Milano e arriva a Fara Gera d’Adda, e attraversa alcuni punti davvero molto belli, prima o poi dovrò farne un reportage. Limitiamoci per ora a quei pochi chilometri di cui sopra.

 
Quella domenica io e Andrea abbiamo fatto un giretto in bici, l’ultimo della stagione.


Mi piace molto la foto qui sotto, è  uno dei due ponti di Cernusco, quello vecchio.


Lungo il percorso si trova anche questo fantastico albero.

E’ enorme, guardate Andrea come sembra piccino. Quanti anni potrebbe avere??? (l’albero, non Andrea)






Bene, questo è tutto per i momento. Scusate la brevità e la lunga assenza, in questo periodo ho davvero poco tempo libero, ma non rinuncerei mai a trovare un po’ di tempo per venire a farvi compagnia, e soprattutto a godere della compagnia di voi che gentilmente venite a trovarmi. :-) Ciao!


sabato 3 novembre 2012

Ghirlanda autunnale

Per il primo post di novembre, parliamo ancora di fai da te.  La scorsa settimana ammiravo una delle creazioni di Silvia - Ghirlanda di Pop Corn e così nel commento le chiedevo come avrei potuto utilizzare i frutti del liquidambar del mio giardino. Forse non li avete presenti, sono questi:


Silvia mi ha suggerito di realizzare una ghirlanda. L’idea mi è piaciuta molto, quindi approfittando del ponte di ognissanti ho trovato il tempo per farla.
Per prima cosa mi serviva una base rigida. In casa avevo uno di quei dischi di cartoncino rigido per torte. Col taglierino ho seguito una delle due incisioni che corrono lungo il bordo, ricavando così un anello largo circa 1 cm. 

A questo ho incollato con la colla a caldo un primo giro di queste “palline” di liquidambar.


Sopra a questo ho realizzato un secondo anello composto però da due frutti, incollati uno verso il centro l’altro verso l’esterno. In casa avevo anche un sacco pignette e altri frutti (o infiorescenze, non so come si chiamino esattamente!) raccolti in campagna e in montagna, e ho pensato di utilizzarli per abbellire la ghirlanda.

Un filo di cotone leggero per appenderla, e un fiocchetto a quadretti bianchi e rosso scuro per nascondere il filo e voilà, ecco la creazione appesa.



Nota di servizio: quando ho scattato queste ultime foto la lampadina più vicina si era appena fulminata e non ne avevo una di ricambio, così ho dovuto valermi dell'aiuto di un valente assistente alle luci. Ecco una foto del "behind the scenes":


Ringrazio Silvia per l'idea, e a voi chiedo, vi è piaciuta la mia interpretazione? Si accettano suggerimenti per abbellire la parte "fiocco", che non mi convince molto. Buona domenica a tutte!